Nel pieno dell’incertezza, del disorientamento, dello stress, del panico per la situazione quasi irreale scatenata dal Coronavirus, la strategia che ci può permettere di superare l’attuale situazione è quella basata su una buona dose di buon senso, connessione, empatia, compassione e persino gratitudine.
La gratitudine è quel sentimento di affettuosa riconoscenza per un beneficio o un favore ricevuto e di sincera completa disponibilità a contraccambiarlo. Un sinonimo di gratitudine è riconoscenza; riconoscere è prendere consapevolezza di ciò che è familiare, vedere nel viso di una persona appena conosciuta il profilo di un volto noto, saper vedere le connesioni. Per provare gratitudine è quindi necessario guardare con occhi puliti ciò che abbiamo quotidianamente davanti; è fondamentale non dare per scontato.
L’effetto della gratitudine sullo stress
Provare gratitudine per ciò che abbiamo ci rende più felici, più aperti, più sani. Robert Emmons, ricercatore e docente dell’Università della California, afferma sulla base di numerosi studi che la gratitudine può diminuire il livello di stress.
In questi giorni in cui è necessario modificare le proprie abitudini, il proprio stile di vita, lavorando da casa, rinunciando al piacere di un hobby o della compagnia delle persone a cui vogliamo bene è possibile provare una sensazione di disagio e sentimenti di tristezza, frustrazione, ansia. La capacità di riconoscere lo straordinario nell’ordinario può venire in aiuto. Provate a pensare a quali sono le cose per cui essere grati. Fate una lista la sera prima di andare a dormire: la soddisfazione di cucinare un pranzo sfizioso con quello che c’era nella credenza, la possibilità di scambiare due chiacchiere con calma al telefono con un’amica, leggere quel libro che da anni vi guardava dalla libreria. Per chi di noi in questo momento ha come impegno quello di dover rimanere a casa c’è sicuramente la possibilità di trovare qualcosa per cui essere grati. Questo non cancellerà le preoccupazioni per le giornate di lavoro perse o per la propria salute e quella dei propri cari, ma aiuterà la nostra mente a processare qualche sensazione di piacere in un momento di elevato livello di stress.
Essere grati a chi si prende cura
Qualcosa per cui essere grato oggi è sicuramente tutto il lavoro che stanno facendo gli operatori sanitari. Da molti anni lavoro al fianco di medici, infermieri, farmacisti supportando i pazienti ma spesso facilitando il lavoro degli operatori nella relazione con i pazienti e i loro familiari, offrendo strategie e suggerimenti per imparare a prendersi cura di sé oltre che degli altri.
Conosco da vicino le fatiche di queste persone, le pressioni, le responsabilità e non posso non pensare a quanto tutto questo stia crescendo in maniera esponenziale in questi giorni, parallelamente al numero delle persone infette dal COVID-19. A loro va certamente la gratitudine di tutti noi cittadini. Agli operatori sanitari va il riconoscimento del loro impegno; a loro va fatto sapere quanto sappiamo che le loro azioni contano.
#iorestoacasa: di cosa sarò grato domani
Secondo Ralph Waldo Emerson, filosofo, poeta e scrittore del ‘800, dovremmo coltivare l’abitudine di essere grati per ogni cosa che ci arriva e che contribuisce alla nostra crescita. E siccome tutte le cose che sperimentiamo nella nostra vita contribuiscono alla nostra crescita, dovremmo essere grati per tutto. Proviamo quindi a chiederci in che modo questa situazione, questa sfida, sta contribuendo alla nostra crescita come persona? Domani, che cosa sarò grato di aver imparato durante questi giorni in cui #iorestoacasa?